COVID-19

Dai primi mesi del 2020, si è cercato di dare una risposta all’esigenza di valutare il rischio rispetto al virus SARS-CoV-2 all’interno delle attività. Intervenire sulla valutazione del rischio biologico, per le strutture sanitarie e similari, tenendo conto che per la tipologia di ambiente di lavoro, sia i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) già utilizzati, che la valutazione del rischio, professionale, di natura biologica, consentivano di valutare il rischio da COVID-19 senza particolari difficoltà. Diverso è stato approcciare alle attività diverse da quelle sopra indicate, che per le loro caratteristiche intrinseche, non prevedono, nella loro normale gestione il rischio biologico. Quindi nelle attività in cui la potenziale esposizione al SARS-CoV-2 è paragonabile a quella dell’intera popolazione, si è ritenuto necessario approfondire l’analisi delle singole mansioni all’interno dell’azienda, tenendo conto anche dei comportamenti del lavoratore, la modalità del consumo dei pasti, delle pause, delle attività che sono a corollario della propria mansione, come ad esempio commesse svolte presso enti pubblici o similari quali: poste, banca, ecc. ma anche il tragitto casa – lavoro, se in macchina propria o con mezzi pubblici, durata media del viaggio, ecc. .

E’ quindi stato approntato un Documento di Valutazione del Rischio specifico, che tiene conto sia della classificazione di rischio per settore ATECO, fornita a livello nazionale dall’ISS, sia delle risultanze dell’ approfondimento e l’analisi sulle reali attività svolte. L’intento è stato quello, quindi, di fornire al Datore di lavoro un quadro riassuntivo dei livelli di rischio di contagio rispetto i vari settori della propria azienda. Associato al Documento di Valutazione del Rischio COVID-19 , è redatto, cucito sulla singola azienda, un protocollo che tiene conto dei protocolli condivisi emanati dal governo, con indicazioni, procedure e moduli specifici per l’azienda esaminata.

  • Documento di valutazione del rischio COVID-19
  • Protocollo aziendale per il rischio biologico potenziale e non intenzionale da COVID-19